Il mondo e me stesso
“Prima di cambiare il mondo, cambia te stesso”. Un principio che non è sbagliato, se non diventa uno slogan, o ancor peggio se non diventa una scusa: la parola d’ordine di un escapismo interiore – un in-capismo, se vogliamo – che sostituisce l’azione concreta con un lavoro su di sè che alla fine non produce nulla. Leggi tutto “Il mondo e me stesso”
L’irrinunciabile
Prima dell’alba
La sfida del germoglio
Nell’era della crisi cronica, ogni speranza diventa necessaria; ma l’illusione è più che mai veleno.
Il verde del germoglio è come un balsamo per l’anima: la terra è ancora viva, la cenere non ha del tutto vinto.
L’uomo grigio
Le fiabe usavano come spauracchio “l’uomo nero” – ma a me fa più paura quello grigio. L’anima spenta, lo sguardo di calcare, sorriso solo per dovere. Morale burocratica, sogni prefabbricati, la società sonnambula.
Sono di certo vittime di un mondo che già dal primo giorno tenta di soffocarli; però non manca un po’ di colpa in questa resa, nel loro farsi complici e ingranaggi. E’ un grigio contagioso, che cerca di inglobare il mondo intero dentro la grande macchina della rassegnazione.
E così ondeggio fra compassione e rabbia; fra l’egoismo malcelato di voler salvare gli altri, e quello più sincero di fuggire, di mettersi al riparo.
(immagine: Viktor Anatol’evich Travin, 1988)