Sono nato nel 1980. Ho studiato da ragioniere, ma poi mi sono perso per strada, inseguendo i simboli come un bimbo che corre dietro alle farfalle.
Abito a Selz, in provincia di Gorizia. Crescere e vivere vicino al confine mi ha dato la possibilità di comprendere che la realtà non è risolvibile in una visione univoca. Il mondo è fatto di contrasti e sfumature, non c’è una verità unica ma tante voci diverse. Voci che possono cercare di sopraffarsi l’una contro l’altra, oppure accordarsi in un coro armonioso. Forse è anche per questo che sono affascinato dal mondo dei simboli, un argomento che studio da anni in tutte le sue sfaccettature. L’espressione simbolica è infatti una costante dell’essere umano. Nei simboli si può trovare un tratto comune a diverse culture, che permette di tracciare linee che uniscono in un significato affine fenomeni storici distanti sia nello spazio che nel tempo. Il simbolo poi è anche il fulcro che permette di collegare conoscenze che in genere vengono divise in materie di studio diverse: psicologia e storia, arte e natura, religione e scienza.
Dal 2012 ad oggi ho scritto più di venti libri, alternando saggistica e narrativa, spesso anche mescolandole. Se scrivo molto non è per esporre nozioni dall’alto di una cattedra di carta. Al contrario, per me la scrittura è uno strumento per raggiungere nuove scoperte: il diario di un viaggio verso altre realtà, una ricerca continua che riserva sempre nuove sorprese.