Vedere meno per vedere meglio.
Quando ci si decide finalmente a comprare un paio nuovo di occhiali, dopo mesi e anni che si vedeva flusco, si resta disorientati. Troppi dettagli. Tutti quei piccoli segni, che prima restavano nascosti nella sfocatura generale, ora saltano fuori, parlano tutti assieme. Un accavallarsi che manda in confusione.
Non dura molto: ben presto l’occhio impara a ignorarli, la mente li cancella e torna a costruire un’immagine nuovamente chiara. Toglie, e così afferra.
Anche l’informazione, in questi anni, diventa vertigine, ridda parossistica di notizie grandi e piccole, che ci trascina ma non ci porta da nessuna parte. Tuttavia non ci si deve arrendere, per reazione, a un semplicismo arbitrario. Piuttosto, occorre riscoprire l’essenziale, che è grande e piccolo, epocale o di passaggio, ma non è mai vociare sovrapposto.
Catacosmo
L’ordine dell’esistenza è come un surfista, in equilibrio perenne e precario sull’onda del disastro.
Ogni vita deve trovare la sua libertà fra i margini del dovere e dell’impossibile.
Si fa tesoro di ogni tregua che il tempo ci concede.
L’era della mescolanza
Il tempo è una lega di ferro, argento e bronzo.
L’età dell’oro vi è sparsa in venature di giorni e di minuti.
L’epoca degli eroi è un riflesso sulla superficie di metallo.
Condottieri
Subsidenza
Sapere oltre le parole
Sapere = parole. Un’equazione implicita, che accettiamo senza rifletterci. E’ come se, per esser veramente tale, il sapere debba poter essere ridotto in un codice, che chi riceve può poi ritrasformare in conoscenza, in maniera immediata e senza perdite significative di dati. Leggi tutto “Sapere oltre le parole”
Aforismi sul Drago
“Attraverso l’esperienza della scoperta del fuoco, presentato come amico e al tempo stesso, traditore, sin dalle prime pagine emerge tutta la forza di questo rapporto basato sulle dinamiche di un percorso di amore, tradimento e perdono.”
Una bella recensione de Il piccolo libro del fuoco su “Gli occhi di Sedna”, il blog della scrittrice Giuseppina De Marco.
Leggi la recensioneIl mondo e me stesso
“Prima di cambiare il mondo, cambia te stesso”. Un principio che non è sbagliato, se non diventa uno slogan, o ancor peggio se non diventa una scusa: la parola d’ordine di un escapismo interiore – un in-capismo, se vogliamo – che sostituisce l’azione concreta con un lavoro su di sè che alla fine non produce nulla. Leggi tutto “Il mondo e me stesso”