Lo so che abbiamo litigato, ma lasciati abbracciare: senza di te non so come si fa a dormire. Il letto è un regno su cui non ho governo. La notte è un fiume in piena, e tu un ramo di salice.
Ma quando il sole dissiperà la febbre, forse litigheremo nuovamente. Indosserò una maschera sprezzante, difenderò ragioni che pur non mi appartengono. Cerco una scorciatoia per fuggire, in fondo lo sappiamo entrambi.
Non ti scordare allora il volto che ti ho mostrato in sogno, apertamente debole: è che soltanto quando resto solo riesco a starti accanto.