L’ecosistema in noi

“Gli ecosistemi sono apparentemente caotici, ma in realtà la loro polifonia crea una struttura organica
molto più resistente rispetto alle macchine lineari che vorrebbero sostituirli. La meccanica appare più potente, ma in realtà è solamente più controllabile, e in ciò sta il tallone d’Achille della sua fragilità. Proprio per questo, e per nostra fortuna, la vittoria-sconfitta dell’umanità artificiale non è certo definitiva, come invece molti credono. L’ecologia irriducibile in cui viviamo appare domata, ma può tornare, con la stessa elegante e coraggiosa sfida con cui il tarassaco mette radici nel prato non appena il giardiniere si distrae.”

Il 15 settembre è uscito un nuovo libro che ho scritto a quattro mani con l’antropologo Andrea Pilloni, per Piano B edizioni.

Si intitola L’ecosistema in noi, e parla di ecologia e identità umane, contro l’ideologia artificiale del controllo assoluto.

 

Scheda del libro sul sito della casa editrice.

Ladri di voglia

 

“Mi piacerebbe anche, leggere, è che non ho mai tempo”, diceva una tizia alla sua amica, ieri, in treno. E poi “Beh ora mi rilasso un attimo che dopo ieri sono stanchissima” e messe le cuffie, ha iniziato a scrollare le reel di instagram. Quindici secondi di due ragazzi che ballano, trenta secondi di una tipa che prova vestiti, venti secondi di una “location turistica da sogno”, trenta secondi di una torta appena sfornata. E avanti così, da Mestre fino a Trieste, che sono almeno due ore, anche di più se il treno fa ritardi (e quindi sì). Leggi tutto “Ladri di voglia”

Monetizzare la libido

I soldi simboleggiano l’energia psichica. A scriverla così mi sembra quasi di aver scoperto l’acqua calda, anche se sulle prime il collegamento può sembrare controintuitivo. Ma è soprattutto un’osservazione empirica: quando sei squattrinato sei anche giù di morale, indeciso, fiacco. Poi senza preavviso erediti da un lontano parente 10.000 lire, e la vita torna a sorriderti, ritrovi il nerbo.

Leggi tutto “Monetizzare la libido”

L’armata dei pifferai

Soltanto pochi ingenui credono ancora che la politica venga limpidamente decisa dal popolo, attraverso la partecipazione democratica.

Il paradigma complottista crede – altrettanto ingenuamente – che ci sia una regia occulta, capace di dirigere le masse; un po’ come il pifferaio di Hamelin, che guidava i topi verso la morte, con la sua subdola musica incantata.

Leggi tutto “L’armata dei pifferai”

Terra

Terra, Earth; oppure terra, dirt. Il pianeta su cui viviamo, oppure una materia vile, sinonimo di sporco. L’inglese esplicita una dicotomia che noi manteniamo in un unico termine, pur esprimendola nei fatti.

Leggi tutto “Terra”

L’orso stregato

Assieme all’amico Fabio Bortesi, sto lavorando a un libro sulle “bestie cattive” dei nostri boschi – orsi, lupi e serpenti, così come compaiono nelle leggende e nelle tradizioni antiche.

Il recente incidente in Trentino, in cui un ragazzo ha perso la vita in seguito a un’aggressione da parte di un orso, mi ha spinto a inserire nel testo una riflessione riguardo il rapporto fra questi aspetti culturali e le attuali criticità nel rapporto fra la presenza umana e quella dei grandi animali selvatici. È un testo ancora da rielaborare, e va concepito nel contesto più ampio del libro a cui stiamo lavorando; ma ho deciso di pubblicarne qui un’anteprima, sia per esprimere e dettagliare la mia idea al riguardo, sia per l’eventuale confronto con sensibilità diverse dalla mia. 

Buona lettura, e grazie se vorrete dirmi che ne pensate.

Francesco

Georg Schrimpf - Spielende Bären (1923)
Georg Schrimpf – Spielende Bären (1923)

Fatalmente, una notizia di cronaca mi strappa dal mondo senza tempo delle usanze antiche, dei popoli lontani, e mi riporta in un presente dove la convivenza con la natura più selvaggia sembra richiedere compromessi impossibili. Leggi tutto “L’orso stregato”

L’essenziale

Vedere meno per vedere meglio.
Quando ci si decide finalmente a comprare un paio nuovo di occhiali, dopo mesi e anni che si vedeva flusco, si resta disorientati. Troppi dettagli. Tutti quei piccoli segni, che prima restavano nascosti nella sfocatura generale, ora saltano fuori, parlano tutti assieme. Un accavallarsi che manda in confusione.
Non dura molto: ben presto l’occhio impara a ignorarli, la mente li cancella e torna a costruire un’immagine nuovamente chiara. Toglie, e così afferra.
Anche l’informazione, in questi anni, diventa vertigine, ridda parossistica di notizie grandi e piccole, che ci trascina ma non ci porta da nessuna parte. Tuttavia non ci si deve arrendere, per reazione, a un semplicismo arbitrario. Piuttosto, occorre riscoprire l’essenziale, che è grande e piccolo, epocale o di passaggio, ma non è mai vociare sovrapposto.

Catacosmo

L’ordine dell’esistenza è come un surfista, in equilibrio perenne e precario sull’onda del disastro.

Ogni vita deve trovare la sua libertà fra i margini del dovere e dell’impossibile.

Si fa tesoro di ogni tregua che il tempo ci concede.

L’era della mescolanza

Il tempo è una lega di ferro, argento e bronzo.

L’età dell’oro vi è sparsa in venature di giorni e di minuti.

L’epoca degli eroi è un riflesso sulla superficie di metallo.

Condottieri

L’uomo forte ama e teme la morte. Ci arriverà, inevitabilmente; ma vuole trascinar con sé tutta la gente.

(originariamente scritta il 28/02/2022 – immagine di Boris Artzybasheff)