La bianca, la ladra, la fine della strada.
La turpe megera, la beffa, la sincera.
Quella che non si chiama mai per nome,
tanto viene lo stesso, all’ora del confine.
È la prigione ed è l’attesa della liberazione:
la brutta e la bella, la madre, la sorella.
(Immagine: Hugo Höppener, Totenleib meiner Tochter – 1918)